Una cornea per un bambino
Introduzione
Lo scopo del progetto UNA CORNEA PER UN BAMBINO, iniziativa della Società Italiana
Banche degli Occhi, è di assicurare, attraverso la collaborazione delle banche degli occhi
aderenti, la pronta disponibilità sul territorio nazionale di tessuti corneali di qualità
adeguata nel caso di trapianti di cornea da effettuare su bambini di età uguale o inferiore a
12 anni.
La cornea
La cornea rappresenta la porzione anteriore del bulbo oculare. Grazie alla sua trasparenza
e curvatura essa si comporta come una potente lente, permettendo alla luce di
raggiungere le strutture interne dell’occhio e stimolare la retina. Il mantenimento della
trasparenza e della fisiologica curvatura della cornea, che è priva di vasi sanguigni, è
essenziale per la visione.
La cornea è delimitata esternamente da un epitelio che viene costantemente rinnovato e
poggia, mediante una membrana basale, su di uno stroma povero di acqua. Lo strato più
interno, a contatto con l’umore acqueo della camera anteriore, è costituito da un
monostrato di cellule (endotelio), che forma un mosaico regolare di elementi esagonali.
L’endotelio della cornea umana non possiede attività mitotica e il numero di cellule si
riduce con l’età. Inoltre, la perdita endoteliale può essere accelerata da patologie o insulti
di varia natura. Una lesione dell’endotelio provoca un aumento di spessore della cornea,
che diventa edematosa e perde la trasparenza.
Le malattie della cornea
Tutte le malattie che provocano una grave alterazione della trasparenza e della curvatura
della cornea conducono alla cecità parziale o totale. Se queste malattie sono incurabili, o il
danno da esse prodotto è irreversibile, il trapianto di cornea rappresenta l’unica possibilità
terapeutica. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le patologie della cornea, a
livello internazionale, sono responsabili del 20% dei casi di cecità, al secondo posto dopo
la cataratta.
Le malattie che producono alterazioni di curvatura sono rappresentate dal cheratocono,
una malattia congenita che colpisce i giovani, provoca uno sfiancamento della cornea e ne
compromette la struttura. Le alterazioni della trasparenza comprendono: malattie
congenite (distrofie corneali, patologie ereditarie che producono un danno all’endotelio, o
provocano l’accumulo di sostanze anomale nello stroma); malattie infiammatorie (come
le infezioni), degenerative, traumatiche.
Il trapianto di cornea
Il trapianto di cornea (cheratoplastica perforante) rappresenta il più vecchio, il più
comune e forse il più efficace trapianto di tessuto. Esso consiste nella sostituzione della
porzione centrale della cornea con un lembo corneale preparato da una cornea di un
donatore selezionato. L’intervento viene condotto in anestesia generale o locale e dura da
30 a 60 minuti. Il tessuto sano viene suturato alla porzione residua della cornea patologica
mediante un filo di sutura che viene lasciato in situ per 12-18 mesi. L’intervento comporta
una degenza di pochi giorni o viene eseguito in day hospital, è seguito da un rapido
recupero visivo e non richiede una terapia immunosoppressiva sistemica. I rischi di rigetto
sono contenuti, perché la cornea è priva di vasi sanguigni. Se esso si manifesta, può
essere controllato mediante una terapia topica a base di cortisonici.
La cheratoplastica lamellare è un trapianto di cornea che ha lo scopo di sostituire solo gli
strati patologici superficiali o profondi di una cornea alterata, lasciando intatte le strutture
sane.
Attualmente il trapianto è contraddistinto da ottimi risultati in termini di sopravvivenza del
lembo trapiantato e da una scarsa morbidità.
Le banche degli occhi
Il compito di una banca degli occhi è raccogliere, selezionare, conservare e distribuire
cornee idonee e altri tessuti oculari, per chirurgia elettiva o interventi urgenti. Le banche
degli occhi devono distribuire i tessuti secondo principi etici (coloro che erogano servizi
sanitari hanno il dovere di accertarsi che essi siano di buona qualità e disponibili per tutti
coloro che ne hanno bisogno).
Le banche degli occhi statunitensi raccolgono circa 90.000 cornee per anno, cui il 52%
viene distribuito per trapianto. Le banche degli occhi europee raccolgono circa 40.000
cornee per anno, di cui il 52% viene distribuito per trapianto. Le banche degli occhi italiane
censite dal Centro Nazionale Trapianti raccolgono 10.000-12-000 cornee/anno,
permettendo di eseguire circa 5.000 trapianti/anno in Italia.
Il trapianto di cornea rappresenta quasi sempre una procedura elettiva e, nella attuale
situazione italiana, il problema dei tempi di attesa, anche se non può dirsi risolto, è stato
ridimensionato. Nelle regioni che fanno riferimento a banche degli occhi efficienti il tempo
di attesa è 1-3 mesi, e viene garantita la disponibilità immediata di tessuti nel caso di
situazioni cliniche urgenti (perforazione corneale in atto o imminente, dolore, fallimento di
precedente trapianto), o particolari, come l’età pediatrica del paziente.
Trapianto di cornea in età pediatrica
Il trapianto di cornea su riceventi di giovane età (uguale o inferiore a 12 anni) viene
eseguito per curare patologie congenite, infiammatorie (come le infezioni) e gli esiti di
gravi traumi oculari.
Oltre alla più difficile esecuzione chirurgica e ai problemi del follow-up nel caso di pazienti
molto giovani, il trapianto di cornea in età pediatrica può essere quasi sempre considerato
un intervento da eseguire con urgenza. Se il paziente ha meno di 5-6 anni, infatti, il
trapianto di cornea serve ad assicurare lo sviluppo di una normale funzione visiva
dell’occhio che, in caso contrario, può rimanere ambliope (pigro).
In ogni caso, il veloce ripristino della funzione visita è essenziale per un corretto sviluppo
psico-fisico dei bambini.
In considerazione della lunga aspettativa di vita di pazienti così giovani, è importante che il
trapianto di cornea in età pediatrica sia eseguito con tessuti dotati di caratteristiche
biologiche eccellenti.
Uno studio effettuato da
SIBO
su 3.200 trapianti di cornea eseguiti in Italia da gennaio
2007 a giugno 2008 (circa il 40% del totale dei trapianti eseguiti in Italia nello stesso
periodo) dimostra che il fabbisogno di tessuti corneali per riceventi di età uguale o inferiore
a 12 anni potrebbe essere di 1 – 2 cornee/mese.
Realizzazione del progetto
La banca degli occhi aderente all’iniziativa, che riceve una richiesta di cornea per un
ricevente di età uguale o inferiore a 12 anni, valuta la propria disponibilità a soddisfare
immediatamente la richiesta con un tessuto di qualità adeguata.
Se il tessuto non è disponibile, la banca degli occhi notifica la richiesta a tutte le banche
degli occhi che hanno aderito all’iniziativa.
Le banche degli occhi che ritengono di avere un tessuto con caratteristiche idonee lo
offrono urgentemente alla banca degli occhi che ha ricevuto la richiesta.
La banca che ha ricevuto la richiesta valuta le offerte e assegna il tessuto ritenuto più
idoneo al ricevente.
La modalità per l’invio al centro chirurgico, la rintracciabilità permanente, il follow-up e gli
aspetti amministrativi relativi ai costi di reperimento, processazione e distribuzione del
tessuto, vengono concordati di volta in volta fra le due banche degli occhi interessate
(banche che ha ricevuto la richiesta – banca che dispone del tessuto).
Viene realizzato da
SIBO
un data base che contiene, in forma anonima, alcune
informazioni relative al tessuto e agli interventi, in modo da produrre un report annuale
sull’utilizzo dei tessuti in età pediatrica.
Nel corso dell’assemblea annuale, i soci
SIBO valutano
l’andamento del progetto e ne decidono l’eventuale prosecuzione.
Presentazione del progetto
L’iniziativa sarà presentata nel corso di una conferenza stampa a Roma presso il Centro
Nazionale Trapianti. Alla conferenza stampa saranno essere presenti i responsabili delle
banche degli occhi aderenti, che firmeranno il documento di intesa davanti ai giornalisti. Il
documento sarà infine ratificato dal Direttore del Centro Nazionale Trapianti.